03 Nov In merito all’interpellanza parlamentare del 27/10/2009
Al Viceministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali On. Ferruccio FAZIO
Al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche sociali On. Maurizio SACCONI
Siamo rimasti sinceramente sconcertati dalle dichiarazioni contenute nell’interpellanza in oggetto e desideriamo chiarire alcuni punti, dal momento che l’interpretazione data dagli Onorevoli Volonte’, Buttiglione, Capitanio Santolini, Vietti ci sembra a dir poco strumentale.
Gravidanze multiple:
• E’ vero che il parametro delle gravidanze multiple puo’ essere considerato uno degli indicatori più significativi del buon esito delle tecniche di fecondazione assistita e che un centro dovrebbe avere una bassa incidenza delle stesse.
• Gli Onorevoli si dimenticano pero’ che in tutti gli stati dell’Unione Europea la “buona pratica” della Procreazione medicalmente Assistita prevede l’utilizzo di TUTTI gli ovociti prodotti dalla paziente, scegliendo gli embrioni migliori ( quelli che la letteratura anglosassone descrive come “gold embryo” ) per il trasferimento e congelando gli altri per utilizzo futuro.
• La legge 40, approvata nonostante il parere contrario di tutti i maggiori esperti nazionali e internazionali chiamati in audizione durante il percorso parlamentare , vieta questa procedura, ed e’ per questo motivo che l’incidenza delle gravidanze multiple in Italia e’ cosi’ alta. Ricordiamo, perche’ pare che sia sfuggito a chi ha posto l’interpellanza, che la legge 40 obbliga a formare un numero massimo di 3 embrioni e a trasferirli tutti contemporaneamente.
• Stando la legge 40, paradossalmente il centro con maggiori gravidanze trigemine e’ il centro migliore, perche’ questo parametro significa che la percentuale di impianto del singolo embrione ( che per inciso e’ il parametro internazionalmente considerato piu’ idoneo a descrivere l’efficienza di un centro) e’ eccellente.
• Riteniamo utile anche ricordare che la sentenza della Consulta ha posto un limite proprio a questo, riportando al centro la salute della donna. Potrebbe essere interessante, prima di parlare, aspettare i dati del Registro ad un anno di distanza dalla sentenza: crediamo sia molto probabile una forte riduzione, se non l’azzeramento, delle gravidanze trigemine e per fortuna un nostro ri-allineamento con i risultati europei.
• La PMA e’ materia complessa : un ovocita + uno spermatozoo solo raramente fa un bambino fatto e finito. Gli specialisti del settore fanno quotidianamente i conti con questo, e sarebbe veramente auspicabile che i parlamentari – che hanno molteplici competenze ma che non si possono certo occupare di tutto – chiedessero informazioni prima di esprimersi su una questione cosi’ altamente specifica.
Registro
• Noi operatori piu’ di tutti desidereremmo avere un modo certo e inoppugnabile di valutazione delle gravidanze. Il problema e’ gia’ stato affrontato ai tempi dell’istituzione del Registro dalla sua responsabile, dr.ssa Giulia Scaravelli, la quale – ben sapendo come questo fosse un nodo cruciale per la valutazione delle metodiche – si e’ molto impegnata a trovare una via percorribile. Il Garante della Privacy ha sempre negato qualsiasi modo per legare la nascita di un bambino al modo in cui e’ stato ottenuta la gravidanza.
• Nelle riunioni di prima lettura del Registro non erano stati invitati incompetenti, ma tre Presidenti di Società (per la SIFES dr. Paolo Levi Setti, per la SidR prof. Guido Ragni, per la SIOS dr. Mauro Costa), il rappresentante in Europa per la 191 (dr. Mauro Costa), la rappresentante da anni del Registro Europeo (dr.ssa AnnaPia Ferraretti). Inoltre era presente un inviato del Ministero (Dr.sa Assuntina Morresi).
• Siamo fermamente convinti che questo debba essere letto come un normale confronto fra Istituzioni e Societa’ scientifiche. Riteniamo fondamentale mantenere un dialogo costruttivo con i nostri referenti istituzionali; e’ dalla corretta relazione reciproca che il Registro ha potuto contare, in pochissimo tempo, non solo sulla totale adesione dei Centri ma soprattutto sulla tempestiva segnalazione di difformita’ o dati non congrui.
Siamo rimasti anche sorpresi che Lei, nella sua risposta, abbia dichiarato che nelle commissioni sono state coinvolte le società scientifiche. Nonostante le nostre continue segnalazioni circa la necessità – per evidenti motivi – di coinvolgere i presidenti delle Società scientifiche di procreazione medicalmente assistita nelle varie Commissioni, tavoli o osservatori sulla PMA che via via sono stati istituiti presso il Ministero, non solo non siamo mai stati presi in considerazione ma nemmeno abbiamo ricevuto la cortesia di una risposta.
Siamo purtroppo costretti a smentire la sua dichiarazione, poiché in nessuna delle commissioni o osservatori istituiti e’ stato coinvolto un rappresentante delle Società scientifiche italiane che si occupano in modo specifico di Procreazione medicalmente assistita. Infatti, il dr. Gianaroli e’ il presidente della Società europea di riproduzione (ESHRE) e il dr. Costa, che in effetti è presidente di una delle società, e’ stato tuttavia coinvolto in qualità di rappresentante del Consorzio Europeo.
Siamo perfettamente consapevoli che la riproduzione assistita e la legge ad essa collegata sia materia delicata: ma crediamo che sia non piu’ tollerabile per chi si occupa con passione e scienza di questo settore l’uso improprio e strumentale che viene fatto dei dati europei e dei dati italiani.
Con ossequi
Cecos Centri studio conservazione ovociti e sperma umani, Dr.ssa Claudia Livi
SIFR Società Italiana di Fisiopatologia della Riproduzione, Prof. Carlo Foresta
SIA Società Italiana di Andrologia, Prof. Vincenzo Gentile
SIAMS Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, Prof. Andrea Lenzi
SIdR Società Italiana della Riproduzione, Dott. Guido Ragni.
SIERR Società Italiana di Embriologia Riproduzione e Ricerca, Dott. Paolo Giovanni Artini
SIFES-MR Società Italiana di Fertilità, Sterilità e Medicina della Riproduzione, Dott. Paolo Emanuele Levi Setti
SIOS Società Italiana Ospedaliera per la Sterilità, Dott. Mauro Costa.