Ricordo del Prof. Eugenio Vadora

Lunedì 11 ottobre scorso è deceduto il Prof. Eugenio Vadora, Professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia e dal 1994 al 2004 Direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma. Porgo le mie sentite condoglianze alla moglie e a tutti i familiari del Prof. Vadora.

Come mai la SIFES-MR, gentilmente ed opportunamente, ha accolto la mia proposta di ricordare il Prof. Vadora?

 

Perché:

• in Italia è stato uno dei pionieri nel settore della diagnosi e della terapia della sterilità di coppia;

• dal 1978 al 1989 è stato Direttore della Scuola di Specialità in Patologia della Riproduzione Umana della Università degli Studi di Parma;

• è stato uno dei Membri del Comitato Scientifico del V ESCO (Congresso Europeo sulla Sterilità e Fertilità) tenutosi a Venezia il 2/6 ottobre 1978;

• verso la fine degli Anni ’70, durante la Presidenza SIFES del Prof. Bruno Salvadori, è stato Membro del Consiglio Direttivo e Tesoriere della SIFES;

• in qualità di Direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia di Parma ha dato un contributo determinante alla istituzione  di un Centro di PMA di II Livello presso la suddetta clinica.

Dal 1970 al 2004, il Prof. Vadora ha svolto la sua attività clinica ed universitaria presso la Clinica di Ostetricia e Ginecologia di Parma.

Conoscevo, ho conosciuto bene il Prof. Vadora in quanto ho eseguito tutti i miei studi universitari a Parma, sono stato Interno della Clinica di Ostetricia e Ginecologia durante il V e VI Anno del mio Corso di Laurea e perché il Prof. Vadora è stato il Relatore delle mie Tesi di Specialità in Ostetricia e Ginecologia e in  Patologia della Riproduzione Umana.

Quale è l’insegnamento che mi ha dato e che mi lascia il Prof. Vadora?

 

Per me, i tratti peculiari del suo insegnamento, come medico e come persona, sono:

• la sua sincera e coerente apertura nei confronti delle novità e delle prospettive future; solo a mo’ di esempio, ricordo che negli Anni’70 era uno dei pochi Ostetrici- Ginecologi italiani ad eseguire la laparoscopia (che, all’epoca, veniva chiamata celioscopia) e che nel 1984 accettò la mia proposta di essere il Relatore della mia Tesi di Specialità in Patologia della Riproduzione Umana dedicata alla isteroscopia diagnostica, vale a dire ad una tecnica che, allora, appariva molto promettente ma non priva di incognite e, soprattutto, ancora molto avversata;

• le sue capacità e disponibilità a rapportarsi con tutti e “ in primis” con i suoi molto più giovani colleghi non “ex càthedra” ma alla pari, in un vero e proficuo confronto di idee e di proposte e progetti operativi;

• la sua onestà intellettuale e la sua rettitudine: delle parole e del comportamento del Prof. Vadora mi potevo, ti potevi fidare.

Caro Prof. Vadora,

per quanto scritto e per molto altro, la ringrazio di cuore e la porterò sempre nel mio cuore.

Giovanni B. La Sala