Sifes-MR, “il pdl su stop a maternità surrogata all’estero attentato a Pma eterologa”

Filippo Maria Ubaldi, l’art. 2 introdurrebbe pericoloso divieto importazione gameti

 

 

ROMA, 7 FEBBRAIO 2022La proposta di legge presentata alla Camera dei deputati dalla Lega, che ha come obiettivo quello di introdurre una stretta sulla maternità surrogata anche se realizzata all’estero, “rischierebbe di compromettere anche il ricorso alla fecondazione in vitro con donazione di gameti in Italia, impedendo a migliaia di coppie italiane con problemi di infertilità di avere un figlio”. È la denuncia della Società italiana di Fertilità e Sterilità-Medicina della Riproduzione (Sifes-MR).

 

Ogni anno in Italia vengono al mondo oltre 2.000 bambini grazie alla donazione di gameti, soprattutto femminili, che la maggior parte dei centri specializzati del nostro Paese acquista da banche estere regolarmente autorizzate, ricorda la Sifes-MR. La proposta di legge, all’art.2, prevede che “l’importazione di tessuti e cellule da Paesi terzi” debba “essere corredata della documentazione concernente i costi del materiale biologico importato, compresa la dichiarazione di donazione volontaria e gratuita da parte del donatore”.

 

Si tratta, secondo il presidente Sifes-MR, Filippo Maria Ubaldi, “di un vero e proprio attentato alla prosecuzione della fecondazione eterologa in Italia, dato che allo stato attuale tutti i centri di Procreazione medicalmente assistita del nostro Paese acquistano i gameti da banche estere. Questo è necessario a causa della quasi totale assenza in Italia di donatrici volontarie. Il nostro Paese non ha ancora introdotto, infatti, la possibilità di rimborsare queste donatrici, mentre in altri Paesi si prevede il riconoscimento di una cifra che copra le giornate di lavoro perse e il costo di farmaci e monitoraggi. Ipotizzare di introdurre una norma come questa significherebbe impedire concretamente di importare i gameti e dunque di procedere con l’eterologa che è legale in Italia dal 2014 perché reintrodotta dalla Corte Costituzionale”.